Comuni gemellati

Viaggio internazionale tra i nostri comuni gemellati

Saint Dalmas Valdeblore

Il legame culturale, storico, economico tra il Comune di Saint Dalmas Valdeblore e Borgo San Dalmazzo e' antichissimo, si perde nel tempo.
Risulta, dalle ricerche storiche, evidente come l'espansione dell'Abbazia Benedettina di San Dalmazzo, si sia mossa lungo un itinerario "classico", ricalcante antichissimi percorsi transalpini tesi a collegare il territorio dell'attuale Provincia di Cuneo con la parte alpina del Nizzardo e della Provenza, in un'ideale, ma concretamente frequentata arteria capace di collegare da un lato una delle "parti" di Lombardia, la confluenza Tanaro-Po, e dall'altra la zona Thorame-Digne, vero e proprio ingresso della Provenza, per la Valle del Verdon o la bassa Durence.
Particolarissima importanza ebbe itinerario che gia' in epoca gallica, da Pedo per il colle di Fenestre e di Colmiane arrivava nella zona di San Dalmas Val de Blore, poi attraversava la Tinee' a Maria: San Ferreol, e attraverso le gorge del Cians, della Roudoule, del Var, arrivava nella valle della Vaire, donde per il colle di San Michele (Peyresq) scendeva a Thorame, punto nodale della presenza religiosa dalmaziana in queste valli, e' la grande, nobilissima struttura del priorato di San Dalmas Valdeblore, nei vecchi documenti "Sant Dalmatii de Blora".
L'esistenza di questo priorato e' accertata da menzioni documentarie anteriori alla bolla del 1246, che lo cita tra i beni degli abati benedettini del Borgo.
 
E' dapprima ricordato nel 1060, in un atto di donazione "ad ecclesiam ancti Dalmatii" da parte del Signore di Valdeblore Rostaing Rainart ad un monaco di nome Alemannus, probabilmente il priore, e piu' tardi nell'anno 1067, quando lo stesso Rostaing restituisce la chiesa al Vescovo di Nizza. Con la soppressione dell'abbazia, Sant Dalmas viene dato in commenda a degli ecclesiastici secolari e i diritti feudali di cui godeva il priore (come attesta un atto del 1256) verranno ricuperati dai Savoia nel XVI secolo.
Il legame tra Pedona - Borgo San Dalmazzo, il priorato benedettino di San Dalmas, filiazione della abbazia di Pedona, nonche' con i centri abitati che costituiscono oggi il Comune di San Dalmas Valdeblore, fu dunque per molti secoli strettissimo e ben presente nelle relazioni tra i due paese, sul piano religioso, civile, economico.
 
 

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Breil sur Roya

A seguito di contatti avuti tra le Amministrazioni Comunali di Breil sur Roya e di Borgo San Dalmazzo, sono stati sottolineati i numerosi fattori di unione e di legame tra le due popolazioni sia a livello culturale che a livello economico, tenendo anche conto del fatto che ambedue i Comuni sono compresi nella medesima area geografica, tanto da risultare collegati in maniera diretta tramite l'asse ferroviario Sud-Piemonte / Francia Meridionale.

La possibilità conseguentemente emersa di reciproci scambi culturali ha fatto scaturire l'idea e la volontà di costituire un gemellaggio ufficiale tra i due Enti per una progressiva conoscenza reciproca nell'ottica di un progetto più ampio di integrazione.

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La Vega

Alcuni anni or sono l'Amministrazione Comunale di Borgo San Dalmazzo venne a conoscenza che un concittadino, Padre Francesco Fantino, missionario nella Repubblica Dominicana all'inizio del secolo scorso, era venerato in quella terra come un Santo, in considerazione di quanto Egli ebbe a fare a favore della popolazione dell'isola caraibica.
L'opera di Padre Fantino si svolse tanto nella divulgazione del messaggio cristiano quanto nell'azione diretta all'istruzione ed all'assistenza sanitaria di quella popolazione, con la creazione di scuole ed ospedali, ancor oggi esistenti e che portano il nome del concittadino.
 
In considerazione dei rapporti di amicizia e fratellanza creatisi fra la Città di Borgo e l'isola dei Caraibi, anche facendo seguito alla volontà espressa, in occasione della visita del gennaio 1998, dal Sindaco della città di La Vega, capoluogo della provincia che comprende il Santo Cerro, il Consiglio Comunale di Borgo San Dalmazzo stabilì di procedere al gemellaggio che ebbe luogo nel febbraio 2001, in concomitanza col carnevale vegano, uno dei più importanti dei Caraibi.

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