Descrizione
La rassegna “I caffè della legalità”, ideata e organizzata dal Comune di Borgo San Dalmazzo in sinergia con Avviso Pubblico, si pone l'obiettivo di rendere l’approccio al tema un gesto spontaneo, quotidiano e conviviale. Attraverso la commistione tra letteratura e teatro, in maniera semplice e accessibile, saranno proposti momenti di conoscenza e approfondimento in tema di memoria e buone pratiche per il contrasto di mafie e corruzione.
L'iniziativa ha preso il via sabato 22 febbraio con la presentazione del libro del sociologo, ricercatore e professore universitario Marco Omizzolo dal titolo “Sfruttamento e caporalato in Italia. Il ruolo degli Enti locali nella prevenzione e nel contrasto”, a cui è seguita la rappresentazione teatrale dal titolo “Il Monsone”, del regista e attore Beppe Casales, tratta proprio da uno dei libri del sociologo laziale.
I caffè della legalità riprendono in autunno. Giovedì 2 ottobre, ore 18, presso la Biblioteca Civica “Anna Frank”, interverrà la giornalista e scrittrice Valeria Scafetta, autrice della graphic novel intitolata “Donne e Antimafia. Dieci coraggiose protagoniste della lotta alla mafia”. Nello specifico il testo è composto da una sezione di storie scritte e illustrate, dedicate a coloro che quotidianamente tutelano i principi e i valori della Costituzione, rifiutando qualsiasi forma di violenza e sopraffazione. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
L’ultimo appuntamento è programmato per venerdì 3 ottobre. Alle ore 20.45, sul palco dell’Auditorium cittadino, ecco lo spettacolo teatrale “Rita e il giudice - Storia di scelte, padri e mafia”, curato dalla compagnia padovana Matàz Teatro con la revisione del testo da parte del pubblico ministero Vittorio Teresi. La protagonista, testimone di giustizia cresciuta in Sicilia, in una famiglia di mafiosi, cambia vita grazi all’incontro con Paolo Borsellino, che le indica un orizzonte diverso, lontano da violenza e sopraffazione. Spettacolo gratuito fino a esaurimento posti.
Il progetto “I caffè della legalità” è finanziato grazie al contributo assegnato dal Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Istruzione e del Merito e del Ministro dell’Economia e delle Finanze, al Fondo 2024 per l’adozione di iniziative per la promozione della legalità (Legge n. 234/2021).